Vivoanapoli ha aperto il confronto su “Cinema e audiovisivo: quali opportunità per la Campania”

Di Giorgio Perillo | (Foto di Luca Longobardo)

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Napoli, 19 novembre. Continua il ciclo di incontri “La città che cambia“, promosso dall’associazione Vivoanapoli. Nella sala del Cinema Hart, in Via Franesco Crispi 33, si è tenuto il confronto su “Cinema e audiovisivo: quali opportunità di sviluppo per la Campania”.

In particolare, Napoli, nonostante sia un set cinematografico naturale ricco di monumenti e cultura, sembra non riuscire a sfruttare appieno le sue potenzialità. Come si può cambiare questa tendenza e trasformare Napoli in una capitale del cinema?

Per rispondere a queste domande si sono confrontati sul tema Sebastiano Maffettone, Consigliere per la Cultura della Regione Campania; Riccardo Tozzi, Produttore cinematografico (Cattleya); Luciano Stella, Produttore cinematografico (Stella Film) e Nicola Borrelli, Direttore generale Cinema presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT). L’incontro è stato introdotto dalla presidente di Vivoanapoli, Emilia Leonetti e moderato dal giornalista Marco Spagnoli.

Una visione emersa e condivisa è che sia in atto una vera rivoluzione dopo l’approvazione dalla Camera, in via definitiva, della nuova legge sul cinema e audiovisivo che entrerà in vigore il 1°gennaio 2017. Si tratta di una riforma attesa da oltre cinquant’anni che prevede la creazione di un fondo autonomo per il sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva e pone fine alla discrezionalità.

Il Consigliere Maffettone ha commentato la nuova disciplina e l’istituzione di un Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo. Si è discusso anche dei rapporti tra la televisione, quindi le serialità, ed il mondo cinematografico. In particolare Maffettone ha sottolineato l’importanza del pubblico, soprattutto quello partenopeo, ed il ruolo che investe nell’aiutare le piccole realtà ad emergere. Tra i vari interventi ha auspicato la realizzazione, nel territorio, di scuole di cinema e studios per la formazioni di professionisti del settore.

Il Direttore generale Cinema (MIBACT), Nicola Borrelli, ha individuato una correlazione tra le due leggi che stabiliscono principi e finalità importanti, ma che demandano eccessivamente ai decreti di attuazione. “A seguito della legge nazionale, le classiche distinzioni tra la dimensione culturale ed economica del cinema sono cadute. Cultura ed economia, così come cinema e TV, non sono diverse e hanno anche la stessa dignità“. Al termine del suo intervento, il direttore Borrelli ha auspicato che, nonostante la legge regionale sia un grande passo in avanti, anche la filiera cinematografica faccia la sua parte, in sinergia con le Istituzioni.

Al dibattito, arricchito dagli interventi e dalle domande del giornalista Marco Spagnoli, sono intervenuti anche i produttori cinematografici Tozzi e Stella. Il primo, ottimista sull’attuale situazione partenopea, ha chiarito che il mondo contemporaneo è raccontato dalla serialità. Lo sceneggiato, infatti, è il nocciolo del racconto moderno ed è più avanzato culturalmente rispetto al cinema. Nello specifico ha sottolineato che “Napoli ha tutto. Più di chiunque altro al mondo. La considero una vera e propria nazione con una sua cultura ed un suo popolo, dotata di un potenziale enorme e ricca di risorse da sfruttare“. Riguardo la recente legge nazionale, Tozzi sottolinea come sia necessario collegare e coordinare le varie attività, senza creare una struttura troppo complessa e pesante.

Il produttore Stella ha ricordato come, nonostante una politica debole di qualche anno fa, la città sia ugualmente riuscita ad esprimere al meglio la sua grande capacità di attrazione. Il discorso del produttore si è incentrato sull’argomento low budget che, per l’animazione, “è un miracolo che solo a Napoli si può realizzare” e sull’elevata qualità degli imprenditori del Sud. Il problema reale individuato da Stella è un eccesso di individualismo. E’ necessario che i più piccoli creino una rete per realizzare una realtà economica ancorata al territorio.

L’incontro avrà un seguito in quanto l’obiettivo dell’associazione Vivoanapoli non è solo discutere di determinate tematiche, ma soprattutto verificare le azioni intraprese ed i risultati raggiunti.

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