“La città che cambia”. Inaugurato al Maschio Angioino il nuovo ciclo di incontri di Vivoanapoli: si parte dal molo San Vincenzo

Di Giorgio Perillo

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(Da sinistra: Massimo Clemente, Umberto Masucci, Raffaele Caruso, Emilia Leonetti, Luigi de Magistris, Giulio Maggiore.)
 

“La città che cambia”: il nuovo ciclo di incontri di Vivoanapoli si è aperto venerdì 4 novembre 2016. All’intero della suggestiva Sala della Loggia del Maschio Angioino è stato  affrontato un tema di particolare interesse per la città di Napoli: “Molo San Vincenzo. La possibile integrazione fra porto e città”.

In particolare, il molo San Vincenzo potrebbe essere utilizzato per finalità culturali, commerciali e turistiche. Gli argomenti affrontati sono stati numerosi e di interesse pubblico. Si è discusso della reale possibilità di restituire alla città questa straordinaria infrastruttura, degli ostacoli che lo impediscono e dei percorsi da seguire per sbloccare la situazione attuale. Hanno moderato Emilia Leonetti e Giulio Maggiore, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione Vivoanapoli.

Sul tema si sono confrontati:
Luigi de Magistris, Sindaco di Napoli
Umberto Masucci, Presidente Propeller Clubs
Massimo Clemente, Dirigente di ricerca CNR IRISS
Raffaele Caruso, Comandante Logistico Marina Militare di Napoli

Il dibattito è stato introdotto dalla presidente Leonetti che ha ricordato, nonostante Napoli sia un città marittima, quanto a noi napoletani manchi un vero rapporto con il mare, che non sentiamo davvero nostro. “Forse anche per questo non ci domandiamo il motivo per cui questo luogo è ancora chiuso ai cittadini – ricorda la presidente di Vivoanapoli – Abbiamo chiamato questi incontri ‘La città che cambia’, iniziando un percorso. Affronteremo molte tematiche importanti per il cambiamento di Napoli. Come le aree che possono imprimere una forte trasformazione alla città oppure i settori che possono rappresentare fattori di cambiamento significativi”.

Il sindaco de Magistris è intervenuto rispondendo, da un lato, chiarendo il ruolo del Comune di Napoli rispetto all’apertura del molo ai cittadini, dall’altro spiegando le idee per un utilizzo intelligente di questa importante infrastruttura ed i tempi necessari per attuarle.

Nello specifico il sindaco ha affermato la necessità di “Riprendersi il molo come passeggiata“. Chiarendo che quando la popolazione, i cittadini ed i turisti ricominceranno a beneficiarne, riaffioreranno anche le idee. Parlando di tempistica, il primo cittadino ha assicurato la priorità della questione e l’impossibilità di un rinvio.

2016_11_04_IMG_0238Il progetto del sindaco è creare un unico sistema organico, anche per quanto riguarda i trasporti ed i collegamenti, che coinvolga Molo Beverello, San Vincenzo e Piazza Municipio. Riguardo ai finanziamenti, “Non è difficile ottenere dei finanziamenti europei, così come quelli privati. L’esperienza ci insegna che queste due tipologie così differenti possono convivere senza problemi”.

Il mare, quindi, sarà sempre più al centro dell’attività amministrativa nei prossimi mesi ed anni. “Ci tengo a sottolineare – dichiara il sindaco – il risultato storico di aver finanziato, con l’accordo sulla Città Metropolitana di Napoli firmato con il Governo, i lavori del depuratore di San Giovanni. Intervento che restituirà il mare ad una grandissima area della città“.

Oltre ad affermare il forte legame che sussiste tra popolo e Forze Armate, quindi la genuina integrazione dei cittadini con la Marina Militare, de Magistris ha ricordato che Napoli non intende creare alcun conflitto con Salerno riguardo la questione porti.

“Possono convivere tranquillamente, sgombriamo il campo da qualsiasi equivoco che probabilmente ha frenato alcune scelte politiche nel corso di questi anni”.

L’intervento si è infine concluso con l’assunzione dell’impegno, prima di Natale, di un tavolo di lavoro che porterà, entro i primi mesi del 2017, a chiudere questa annosa questione.

Il sindaco ha, quindi, aperto ad una prospettiva di rivisitazione di tutto il waterfront napoletano ed il presidente di Propeller Clubs, Umberto Masucci, è intervenuto in proposito attraverso preziosi consigli e condividendo i risultati, frutto della sua esperienza, ottenuti in questi anni. Nello specifico ha individuato nella capacità di fare squadra, la chiave per restituire in tempi brevi il molo San Vincenzo a tutta la popolazione.

14991863_361745024163579_4420010834685827007_nAlla discussione ha preso parte anche l’Ammiraglio Raffaele Caruso, Comandante Logistico della Marina Militare di Napoli, che ha arricchito il dibattito fornendo informazioni riguardo le strategie attuali della Marina Militare in relazione ai prossimi mesi per rendere nuovamente fruibile alla città il molo San Vincenzo.

Proprio in tal senso l’Ammiraglio ha ricordato la “Piena disponibilità della Marina, nei prossimi mesi, nel consentire il passaggio verso il molo“. Sulla questione è intervenuto anche il dirigente di ricerca del CNR, Massimo Clemente, che ha sottolineato il tipo di lavoro che è attualmente in atto: “Considerare il molo San Vincenzo come una prosecuzione naturale del lungomare. Il fine ultimo è creare un unicum Borgo Marinaro – Castel dell’Ovo – molo San Vincenzo, anche grazie alla collaborazione delle istituzione e degli enti privati

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Il problema del passaggio attraverso la base della Marina Militare, afferma Clemente, potrebbe essere risolto attraverso un sistema di trasporto pubblico, gestito ad esempio dal Comune o con la recente formula del taxi collettivo, che passi attraverso la base in determinati giorni e solo in fasce orarie ben precise così da avere un maggior controllo sul flusso di persone.

Il prossimo incontro si svolgerà il 19 novembre presso il cinema Hart di via Crispi sul Cinema e Audiovisivo: quali opportunità di sviluppo per la Campania.

Per maggiori informazioni sull’evento clicca qui.

 

 

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