Manutenzione stradale e gestione degli immobili: le priorità del Comune

Si è svolto al PAN l’8 aprile 2016 il nuovo incontro del ciclo “La responsabilità della cosa pubblica”, organizzato da Vivoanapoli, con l’obiettivo di costruire uno spazio di dialogo fra istituzioni e cittadini sui grandi temi che determinano la qualità della vita nella città.

V-NS01Dopo gli incontri con il sindaco e con i vertici di ASIA, ANM, EAV e CTP, è stato il turno di Domenico Allocca, amministratore unico di Napoli Servizi, che – insieme a due assessori del Comune di Napoli, Mario Calabrese, responsabile delle infrastrutture, e Alessandro Fucito, responsabile del patrimonio – si sono confrontati con il pubblico su due problematiche di grande attualità, come la manutenzione della rete stradale e la gestione del patrimonio immobiliare dell’ente comunale.

Il confronto è stato introdotto da Emilia Leonetti e Giulio Maggiore, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione Vivoanapoli, che hanno invitato gli ospiti a illustrare le strategie del Comune e della Napoli Servizi in questo difficile momento in cui la municipalizzata è stata chiamata a farsi carico di attività tradizionalmente svolte da fornitori esterni.

LA MANUTENZIONE DELLE STRADE

V-NS02_AlloccaDomenico Allocca ha illustrato lo sforzo compiuto dall’azienda in questi ultimi anni per far fronte alla complessità gestionale dettata da 23 linee di produzione con 1.470 dipendenti e una pressione costante per il miglioramento della qualità dei servizi in ambiti di attività del tutto nuovi. In particolare, Napoli Servizi ha investito risorse rilevanti per adeguare la propria struttura alle esigenze connesse al pronto intervento stradale, con la costituzione di 10 squadre dedicate alle diverse municipalità e l’acquisto di nuovi autocarri. Le difficoltà non mancano, anche perché in città esiste solo un fornitore di asfalto a caldo e spesso l’urgenza impone rattoppi in condizioni affrettate che non consentono di garantire una qualità adeguata. Nonostante ciò, si sono compiuti importanti progressi, come testimoniano i 25.000 interventi compiuti nel 2015 per colmare le buche.

V-NS02_CalabreseQueste attività si inseriscono nel più ampio impegno del Comune di Napoli che – come ha ricordato Mario Calabrese – va ben oltre la “manutenzione su guasto” operata da Napoli Servizi. In questi anni, infatti, sono stati quadruplicati gli investimenti per la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale (da 4 a 16 milioni di euro per anno), con l’avvio di progetti molto significativi, che in alcuni casi prendono la forma di veri e propri interventi di riqualificazione urbana, come a Via Marina (20 milioni di euro). L’obiettivo è quello di superare lo stato di emergenza per riuscire ad adottare un approccio più sistematico, in grado di garantire un prevenzione dei problemi. Va in questa direzione il progetto finanziato su fondi PON per la realizzazione di un Piano della sicurezza stradale, che dovrebbe portare nei prossimi mesi all’implementazione di un Pavement Management System, una piattaforma software in grado un costante monitoraggio della rete e di prevedere le probabilità di danno.

LA GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE

L’1 luglio 2013 Napoli Servizi è stata chiamata a gestire il patrimonio immobiliare del Comune, dopo la chiusura della collaborazione con il Gruppo Romeo, che durava dal 1993. E’ stata una scelta coraggiosa, che – come ha ricordato l’amministratore Allocca – ha sottoposto l’azienda ad un notevole stress organizzativo non da poco. In quel momento mancavano le competenze, le informazioni, le procedure per gestire un’insieme di asset molto ampio e diversificato, distribuito su tutto il territorio. Su 1.500 dipendenti, solo 20 erano laureati ed erano impegnati nella gestione dei condoni. Poi, con la chiusura della fase più impegnativa della campagna dei condoni (oltre 60.000 pratiche gestite) e con l’ingresso di 30 professionisti provenienti da Bagnolifutura, la squadra si è rinforzata e può contare oggi su circa 60 unità. In questo modo si è trasformata una situazione di crisi (il fallimento di Bagnolifutura) in un’opportunità (il potenziamento del servizio di gestione immobiliare di Napoli Servizi). Inoltre, è stato sviluppato un sistema software innovativo che potrà consentire di rimediare il gap di informazioni sugli immobili del Comune, ereditato dalla precedente gestione.

V-NS02_FucitoL’assessore Alessandro Fucito ha rivendicato con forza il merito della scelta di internalizzazione del servizio, evidenziando come i costi di manutenzione si siano ridotti in misura significativa, mentre il dato relativo alla diffusa morosità (intorno al 50%), che rappresenta un elemento effettivamente problematico, è leggermente migliorato. L’assessore ha anche chiarito come  la campagna mediatica sulla presunta “affittopoli” del Comune sia frutto di una lettura alterata della realtà, che non tiene conto del la realtà dei fatti (molte locazioni a persone non abbienti e poche situazioni di favore, ereditate tutte dal passato e difficili da modificare nel breve termine). Il vero problema consiste nella mancanza di un sistema integrato dei dati sugli immobili, che pure sarebbe stato lecito attendersi da parte del gestore privato, ma che purtroppo risulta a tutt’oggi in formazione. Questa lacuna ha rallentato anche il processo di dismissione, in quanto il Comune non intende procedere in modo confuso, correndo il rischio di alienare beni utili e funzionali a valori non corretti, mentre altri, marginali e periferici, restano nella sua disponibilità. Occorre stabilire delle priorità e dei criteri certi. Quest’opera di razionalizzazione riguarda le alienazioni ma, più in generale, tutta la gestione del patrimonio, a partire dai beni recentemente acquisiti dal demanio (come gran parte delle cavità sottosuolo), che possono essere valorizzati nell’interesse della collettività e non solo di alcuni soggetti privati (si pensi al Cinema Metropolitan, al Teatro Sannazzaro o al Garage Morelli).

Dall’incontro è emerso, quindi, un quadro ricco di luci ed ombre, dove si notano le evidenti criticità di un sistema che sconta anni di gestione superficiale e deviata da logiche clientelari. Ma si nota anche uno sforzo per superare questa fase emergenziale, con un’ente comunale che finalmente sta tornando a farsi carico di funzioni e responsabilità che non possono e non devono essere esternalizzate. Come ha ricordato l’assessore Fucito, anche quando il Comune decide di affidare i servizi a ditte esterne – siano esse società indipendenti o municipalizzate in house – occorre continuare a presidiare l’attività, coadiuvando il partner esterno e controllando con rigore le prestazioni offerte. Un presidio che per troppo tempo è stato trascurato.

(Giulio Maggiore)

 

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